Investimento immobiliare: sei sicuro che il tuo immobile sia davvero a reddito?

Acquistare immobili residenziali o commerciali con lo scopo di metterli in locazione rappresenta un investimento vantaggioso per diversi motivi, dalla rendita continuativa sicura alle agevolazioni fiscali previste dall’ordinamento per chi conclude un affare di questo tipo.

In molti casi l’investimento immobiliare riguarda abitazioni o locali che vengono acquistati mentre sono già locati. In questo caso nel settore immobiliare si parla di immobile a reddito. Vediamo quali sono le caratteristiche di questo tipo di investimento e le agevolazioni fiscali previste.

Convenienza nell’acquisto di un immobile a reddito

Come anticipato, l’espressione “immobile a reddito” indica un locale che viene acquistato mentre è già in locazione. Investire in un immobile di questo tipo offre ulteriori vantaggi, rispetto a quelli canonici derivanti dall’acquisto di un immobile da mettere in locazione successivamente.
Il capitale investito inizialmente ha sicuramente la possibilità di accrescersi in maniera esponenziale, pur dovendo tener conto dei costi totali da sostenere per l’acquisto e il mantenimento di un immobile locato, ovvero le spese per la gestione e la manutenzione straordinaria, che sono a carico del proprietario dell’immobile in qualsiasi contratto di locazione.

Agevolazioni fiscali per immobili residenziali a reddito

L’agevolazione riservata a chi acquista un immobile come investimento è la cedolare secca. Di che cosa si tratta? Di un regime fiscale opzionale con cui i proprietari di immobili concessi in locazione possono scegliere di far tassare il reddito derivante dall’affitto a un’aliquota fissa del 21% o del 10%, a seconda dei casi.
La cedolare secca rappresenta a tutti gli effetti un regime fiscale a sé rispetto alla tassazione IRPEF che solitamente si basa su aliquote a scaglioni per tassare progressivamente i redditi. Scegliendo di usufruire della cedolare secca, infatti, il canone percepito dalla locazione verrà tassato in modo differente dagli altri redditi dell’individuo e, in particolare, verrà sottoposto all’applicazione di un’aliquota fissa. Il regime agevolato rappresenta un vantaggio anche per l’affittuario che, grazie al minore ammontare delle imposte, potrà godere di una riduzione del canone mensile da pagare al locatore.
Con l’applicazione della cedolare secca per l’affitto si avrà quindi un’aliquota sostituiva unica e agevolata che incorpora l’IRPEF e le relative addizionali, l’imposta di registro per la registrazione del contratto di locazione e l’imposta di bollo.
L’aliquota fissa ammonta al 10% nel caso in cui si opti per il canone concordato, mentre si applicherà l’aliquota del 21% se il canone per l’affitto viene definito tra le due parti liberamente.

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