Vi è stato chiesto di produrre una planimetria catastale rasterizzata ma non sapete cosa sia?
In realtà, al di là della terminologia poco comune, non si tratta di una cosa complicata da ottenere.
Vediamo nel dettaglio una planimetria catastale rasterizzata cos’è.
Con il termine rasterizzazione si indica il procedimento di digitalizzazione della pianta catastale di un immobile, o più semplicemente la sua scansione. Nello specifico, la rasterizzazione di una piantina, o scheda catastale, consiste nella sua scannerizzazione al fine di ottenerne una copia in formato digitale da archiviare telematicamente negli archivi catastali. La rasterizzazione di un documento catastale, quindi, non è altro che l’acquisizione tramite scanner di immagini (a colori o in bianco e nero) delle piante in formato cartaceo. Una volta scannerizzate le planimetrie possono essere inserite nella Banca dati dell’Archivio Telematico del Catasto (Agenzia delle Entrate) in formato A3 o A4.
Una planimetria catastale rasterizzata, quindi, altro non è che un modo un po’ desueto per indicare una copia digitalizzata di una piantina catastale cartacea.
Con il processo di informatizzazione degli archivi, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto alla scansione e digitalizzazione di tutte le planimetrie cartacee presenti nelle sue banche dati. In alcuni casi, però, il processo di rasterizzazione non è stato eseguito ed è quindi necessario segnalare l’anomalia e fare richiesta di rasterizzazione del documento in oggetto.
I motivi della mancata rasterizzazione di un documento possono essere diversi, ma i più comuni sono:
- Planimetria cartacea troppo datata e quindi ancora non ‘lavorata’ dagli impiegati.
- Planimetria assente dal relativo fascicolo depositato al catasto;
- Planimetria non aggiornata;
- Smarrimento del fascicolo relativo all’immobile;
Si tratta casi molto rari, ma comunque possibili, dinanzi ai quali occorre procedere con una apposita richiesta presso gli uffici di competenza territoriale del Catasto.
A cosa serve la planimetria catastale rasterizzata?
Le planimetrie catastali rasterizzate sono valide per vari utilizzi come:
- acquisto, vendita, donazione o divisione di un immobile tra gli eredi,
- ottenimento di un mutuo,
- contratti di locazione,
- consegna della planimetria all’amministratore di condominio,
- pratiche edilizie,
- dichiarazione dei redditi,
- presentazione di domande di fornitura di utenze.
Chi può richiedere la planimetria rasterizzata?
Mentre i documenti del Catasto e della Conservatoria sono di libero accesso, la planimetria catastale invece può essere consultata esclusivamente dal titolare, anche di una quota, dei diritti di proprietà e di altri diritti reali di godimento sull’immobile. Di conseguenza, quindi, soltanto il proprietario è autorizzato ad avere accesso alla piantina o in alternativa può farlo soggetto da lui delegato a tale scopo.
Quando una planimetria non è rasterizzata?
Come abbiamo anticipato, il graduale processo di informatizzazione degli archivi ha consentito all’Agenzia delle Entrate di digitalizzare le planimetrie cartacee presenti nelle sue banche dati. In alcuni casi, però, tale aggiornamento non è stato eseguito a causa di motivazioni diverse, dove le più comuni sono:
- planimetria cartacea piuttosto datata,
- planimetria non aggiornata o assente dal fascicolo depositato al Catasto,
- smarrimento del fascicolo sull’immobile.